LA MISSIONE: PERCHÉ, COME, CHI?
Per sviluppare il tema proposto quest’anno alla conferenza missionaria della Chiesa Cristiana Evangelica de “Il Faro” di Trieste è intervenuto Fares Marzone, preside dell’IBEI (Istituto Biblico Evangelico Italiano) di Roma che negli incontri di venerdì 12 e domenica 14 settembre ha proposto la lettura e il commento dei versetti 21 e 22 del capitolo 20 del Vangelo di Giovanni. “E detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore si rallegrarono. Allora Gesù disse loro di nuovo: pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’Io mando voi”.
Dio non ha lasciato l’uomo nella perdizione: ha desiderato intervenire per salvarlo. Egli è un Dio missionario: ha mandato il suo unigenito Figlio Gesù Cristo per presentare tutto il suo amore verso di noi sue creature. É il missionario per eccellenza! Nella seconda parte del suo intervento Marzone ha passato in rassegna l’impegno e l’opera dei primi missionari cristiani come li possiamo trovare nel libro degli Atti degli apostoli.
Cosa stiamo facendo, ognuno di noi Suoi figli, per rispondere in particolare alla seconda parte del versetto 22… “anch’Io mando voi”? Siamo veramente Suoi testimoni? Stiamo ogni giorno pregando per la missione? Stiamo avendo una vita consacrata? Siamo pronti a donare alla banca del cielo? Come chiesa locale stiamo mandando missionari, stiamo andando in missione? Dobbiamo saper rispondere al nostro Signore e Salvatore!
Nel corso del tempo che abbiamo dedicato alla nostra conferenza missionaria è stato bello poter pregare tutti insieme Dio per i bisogni delle tre famiglie missionarie (Giorgio e Beate De Angelis che lavorano nella città di L’Aquila; Eliseo e Paola Guadagno, impegnati nella missione OM presso la sede di Bobbio Pellice e Alessandro e Chantal Parrillo missionari in Senegal) che la chiesa Il Faro di Trieste ha deciso di supportare negli anni scorsi e pensare anche alla nostra personale promessa d’aiuto che per fede intendiamo impegnare per continuare ad essere vicini alle nostre famiglie missionarie, non dimenticando che, a Dio piacendo, molto presto si aggiungerà ad esse il nostro fratello Diego che sta intensamente pensando e preparando per il suo nuovo impegno missionario in Nepal.