A pomeriggio inoltrato di venerdì 27 settembre, nelle fresche acque del mare Adriatico, c’è stata la gioiosa cerimonia del battesimo cristiano del nostro giovane fratello Dennis. L’emozionante cerimonia è stata guidata da uno dei nostri responsabili per la gioia di tutta la nostra chiesa, della sua famiglia e dei numerosi parenti.
“Sono qui per parlare di come Gesù ha cambiato la mia vita! Sono cresciuto in una famiglia che ha cercato in tutti i modi di parlarmi di Gesù, ma nonostante ciò ero sempre attratto dalle cose che voleva darmi questo mondo”. “Questa estate ho voluto provare per la prima volta un’esperienza in un campeggio evangelico.
Ero così teso che il mio cuore batteva più velocemente durante la lettura e l’ascolto della Parola di Dio. Finché un pomeriggio mi sono imbattuto nella lettura di Giovanni 16.33 dove Gesù dice… ‘nel mondo avrete tribolazioni, ma fatevi coraggio io ho vinto il mondo’. In quel preciso momento ho capito il senso di questa vita e mi sono ricordato che senza Gesù non possiamo essere giustificati per ogni cosa o azione sbagliata che commettiamo contro noi stessi e contro Dio. “Per questo”, ha concluso Dennis, “gli ho chiesto perdono per ogni azione malvagia che avessi commesso e ho lasciato il Signore entrare nella mia vita ed oggi lascio che il Signore mi guidi nel cammino su questa terra (Romani 10 vvs. 9 e 10).”
Autore: Sebastian
Saluto alla famiglia Rogerson
Domenica 29 settembre è stato l’ultimo culto triestino per i coniugi Dan e Becky Rogerson i quali, dopo alcuni anni di missione, in massima parte nella nostra città, fanno ritorno negli States. Li abbiamo salutati e ringraziati nel corso di un rinfresco al termine del culto. Li ricordiamo molto caramente per l’impegno con cui hanno seguito la crescita del gruppo dei giovani e per l’impegno con cui Dan ha coordinato i lavori di ristrutturazione dei locali della nostra nuova sala di via Machiavelli: un forte grazie da parte di tutti noi!
Ancora una testimonianza molto coraggiosa
Mi chiamo… Sono nato in una famiglia musulmana praticante in una nazione dove anche una parte della Bibbia è stata scritta. Quando ero giovane ho conosciuto il Cristianesimo per mezzo di mia sorella che era diventata cristiana e che aveva una Bibbia. Quando l’ho letta per la prima volta, Dio ha aperto una luce nel mio cuore. Mi sentivo dentro che questo era una vera fede genuina. Mia sorella si è sposata con un uomo del nostro paese che era diventato cristiano e che guidava una chiesa evangelica che si riuniva di nascosto. Nel tempo ho iniziato a studiare la Bibbia con lui. Quello che mi ha colpito prima di tutto era che Gesù è morto in croce per i nostri (e per i miei) peccati e che Gesù è Dio. Continuando a vivere nel mio paese, avevo una vita piuttosto difficile, ma Gesù mi aiutava sempre. Quando ho deciso di arrendere la mia vita a Dio (a Gesù), mi sono sentito nato di nuovo. Voglio continuare a seguire questa fede in Gesù per tutta la mia vita. Grazie a Dio che sono venuto qui a Trieste dove ho potuto conoscere questa famiglia spirituale (la chiesa) e partecipare agli studi delle Scritture guidato dai responsabili della chiesa. E grazie a Dio per una mia connazionale che mi aiuta con la traduzione degli studi.
Una occasione molto speciale celebrata a Il Faro
Domenica 25 agosto alla fine del culto i genitori Mef and Josianne, membri della nostra chiesa, hanno presentato a Dio i loro ultimi due figli, Nehemie e Noah. Nella spiegazione della cerimonia alla nostra comunità è stato comunicato chiaramente che la presentazione di un bambino a Dio non ha niente a che fare con il suo battesimo. Come è stato reiterato, il battesimo viene esercitato quando una persona, dopo aver raggiunto una cert’età, riconoscendo se stessa come peccatore o peccatrice, decide di seguire Gesù Cristo come il suo Salvatore e il suo Signore. Il battesimo in acqua viene fatto solamente dopo questa decisione come testimonianza pubblica della sua scelta di seguire Cristo. È stato anche chiarito che la presentazione di un bambino a Dio non è qualcosa ordinato o comandato nella Bibbia. Perciò una coppia cristiana non è più matura spiritualmente se presenta il loro bambino a Dio, o meno matura spiritualmente se non lo fa. Invece la presentazione di un bambino o di una bambina è la semplice espressione del desiderio dalla parte dei genitori di dedicare il loro figlio a Dio e di chiedere il Suo aiuto nell’allevare il figlio o la figlia nella disciplina e nell’istruzione del Signore. Certe passi biblici (Genesi 18:19, Deuteronomio 4:9-10, Deuteronomio 6:6-9, Salmo 78:5-7, Proverbi 22:6 e Efesini 6:4) sono stati letti dai nostri membri per mettere enfasi sul ruolo importantissimo che hanno i genitori nella formazione e nell’educazione spirituale dei loro figli. Verso la fine della celebrazione i genitori ed i membri della chiesa sono stati coinvolti in una promessa solenne davanti a Dio in cui hanno promesso di adempire il loro compito nell’aiutare questi due “gioielli” a conoscere Dio e le Sue vie. Al termine della presentazione gli anziani de Il Faro hanno pregato sia per Josi e Mef che per Nehemie e Noah. Tutto si è concluso con un lieto rinfresco preparato dai nostri membri per l’occasione.