Una questione di prospettiva!
Una questione di prospettiva!
Domenica 30 aprile scorso abbiamo ricevuto la gradita visita del fratello Gabriele Puopolo, docente dell’IBEI, che ci ha portato un interessante messaggio da Filippesi 1 sull’impegno missionario dell’apostolo Paolo. Se cambiamo il modo di vedere le cose le stesse cose che vediamo cambieranno: l’apostolo Paolo cerca di farcelo capire con alcuni esempi. Da versetto12… le difficoltà possono non essere un impedimento, ma anzi possono diventare una vera opportunità. Paolo nel carcere di Roma trova la possibilità di parlare della salvezza per mezzo di Gesù ai pretoriani e anche nei primi cristiani della città sale entusiasmo nel portare il vangelo della salvezza tra i propri concittadini. Stiamo diventando più coraggiosi e senza paura nel parlare di Cristo nei nostri quartieri a Trieste? Da versetti15 a 18… circa la predicazione dell’evangelo Paolo osserva che c’è anche chi lo fa per invidia o rivalità ma altri lo predicavano di buon animo, con amore sapendo che egli era in catene per la difesa del vangelo. Il gruppo che predicava Cristo per invidia lo faceva con spirito di rivalità, essi di proposito volevano provocare qualche afflizione a Paolo e al limite, osserva l’Apostolo mi rallegro per il solo fatto che il Vangelo venga predicato! Certo, i messaggeri sono importanti, ma ancora più importante è la qualità del nostro messaggio! Paolo ci dice che è importante portare tutta la luce sul vero protagonista, Gesù Cristo, infatti non siamo noi il centro della storia: è cambiata la prospettiva per cui viviamo!
Un battesimo piuttosto “freschetto”- (Video)
Domenica 23 aprile è stato il momento del secondo battesimo del mese, quello della nostra cara sorella Nadia. Nella serata domenicale, alle ore 18:00, la chiesa si è radunata nella spiaggia della baia di Sistiana, già luogo del battesimo di un’altra sorella l’ultima estate. La celebrazione si è aperta inneggiando al Signore con le parole di un inno classico cristiano “Grande Tu Sei”. Ha poi fatto seguito il messaggio di un responsabile. L’argomento scelto per l’occasione è stato tratto dalle parole di Gesù nel Sermone sul Monte, la parabola delle due case costruite sui due diversi terreni. Come fare a resistere alle difficoltà della vita? Come fare per superare indenni le inevitabili prove che anno per anno si affrontano in questa esistenza? Solamente se la casa è fondata sulla roccia, solamente se la nostra vita è edificata su Cristo, mettendo in pratica la sua Parola e seguendo la via dell’Evangelo.
È quindi arrivato il momento della testimonianza di Nadia. La giovane sorella bielorussa ha raccontato come da bambina fosse stata educata nel cristianesimo, con la presenza ai culti, la lettura della Bibbia e la preghiera. Poi con l’adolescenza e con le nuove esperienze di vita fuori casa, si era allontanata, vedendo la fede come un ostacolo alla sua felicità e indipendenza. Ma ecco che con l’arrivo delle difficoltà rappresentate da seri problemi di salute, si è resa conto che da sola non poteva reggere. In queste prove si è ricordata di Dio. Egli si è allora manifestato nella sua provvidenza tramite la chiesa ed i medici. Da qui la conseguente convinzione nella fede e la decisione del battesimo: «Oggi vorrei battezzarmi per testimoniare che Gesù Cristo è il mio Signore e Salvatore». Nadia è finalmente discesa nelle acque “piuttosto freschette” del mare, risalendo con gioia e serenità grande. La festa si è quindi conclusa con un piccolo rinfresco sul luogo