Conferenza missionaria 2014

LA MISSIONE: PERCHÉ, COME, CHI?

Fares MarzonePer sviluppare il tema proposto quest’anno alla conferenza missionaria della Chiesa Cristiana Evangelica de “Il Faro” di Trieste è intervenuto Fares Marzone, preside dell’IBEI (Istituto Biblico Evangelico Italiano) di Roma che negli incontri di venerdì 12 e domenica 14 settembre ha proposto la lettura e il commento dei versetti 21 e 22 del capitolo 20 del Vangelo di Giovanni. “E detto questo, mostrò loro le mani e il costato. I discepoli dunque, veduto il Signore si rallegrarono. Allora Gesù disse loro di nuovo: pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch’Io mando voi”.

Dio non ha lasciato l’uomo nella perdizione: ha desiderato intervenire per salvarlo. Egli è un Dio missionario: ha mandato il suo unigenito Figlio Gesù Cristo per presentare tutto il suo amore verso di noi sue creature.Conferenza missionaria 2014 É il missionario per eccellenza! Nella seconda parte del suo intervento Marzone ha passato in rassegna l’impegno e l’opera dei primi missionari cristiani come li possiamo trovare nel libro degli Atti degli apostoli.

Cosa stiamo facendo, ognuno di noi Suoi figli, per rispondere in particolare alla seconda parte del versetto 22… “anch’Io mando voi”? Siamo veramente Suoi testimoni? Stiamo ogni giorno pregando per la missione? Stiamo avendo una vita consacrata? Siamo pronti a donare alla banca del cielo? Come chiesa locale stiamo mandando missionari, stiamo andando in missione? Dobbiamo saper rispondere al nostro Signore e Salvatore!

Nel corso del tempo che abbiamo dedicato alla nostra conferenza missionaria è stato bello poter pregare tutti insieme Dio per i bisogni delle tre famiglie missionarie (Giorgio e Beate De Angelis che lavorano nella città di L’Aquila; Eliseo e Paola Guadagno, impegnati nella missione OM presso la sede di Bobbio Diego Z.Pellice e Alessandro e Chantal Parrillo missionari in Senegal) che la chiesa Il Faro di Trieste ha deciso di supportare negli anni scorsi e pensare anche alla nostra personale promessa d’aiuto che per fede intendiamo impegnare per continuare ad essere vicini alle nostre famiglie missionarie, non dimenticando che, a Dio piacendo, molto presto si aggiungerà ad esse il nostro fratello Diego che sta intensamente pensando e preparando per il suo nuovo impegno missionario in Nepal.

Il battesimo della giovane Claire

battesimo_claire1Sabato 30 agosto, all’imbrunire sul lungomare di Barcola (Trieste) è scesa in mare, per essere battezzata, la nostra giovane Claire Kaiser. Alla significativa e sempre emozionante cerimonia erano presenti parecchie decine di credenti di tre chiese evangeliche di Trieste. “Mi sono chiesta com’era veramente la mia vita e ho deciso che volevo vivere in modo di mettere Dio prima di tutto. Per questo oggi sarò battezzata per testimoniare a tutti che Gesù è il mio Signore e che voglio seguirLo in tutto”: con queste parole Claire ha concluso la sua testimonianza prima di scendere in mare per il battesimo tra le braccia degli anziani papà Daniele e Dan.battesimo_claire2 La toccante cerimonia era iniziata con i canti “Benedetto sia il nome del Signor e Tu sei il mio re” accompagnati dalla sorella Sarah al violino e da Lionello alla chitarra. È stato poi Diego, appena ritornato dal viaggio missionario in Nepal, a spiegare ai presenti, alcuni incuriositi, il significato del battesimo, di chi può essere battezzato e perché è necessario farlo. (Matt. 28:19, Rom. 10:9-10).

Notiziario mensile – 08.2014

notiziariodisettembre2014È uscito l’ottavo numero 2014 del notiziario della Chiesa Cristiana Evangelica Il Faro di Trieste. È un agile strumento di informazione che vi raggiunge via mail, per posta ed alcune copie le potrete trovare venendo alle riunioni nella sala di via Machiavelli 22/A.

Questo numero ospita articoli su:

  • Ivana e Raffaele sposi
  • Ben arrivato Alex
  • Il battesimo di Claire
  • La presentazione di Noemi
  • Il calendario della Chiesa

Ivana e Raffaele finalmente sposi

matrimonio-Ivana-n-1È stata un’estate veramente speciale per la Chiesa Cristiana Evangelica “Il
Faro” di Trieste! Ha ospitato, seppure in “trasferta”, presso il Castello di San
Floriano (Gorizia) il suo primo matrimonio! Un nostro responsabile, dopo aver illustrato brevi pensieri biblici riguardo alla vita nunziale, ha raccolto le promesse di Ivana e di Raffaele che sono diventati una nuova famiglia cui va il nostro augurio di ogni bene e felicità! Ospitiamo molto volentieri un contributo di zia Margherita che ha raccolto le emozioni e i pensieri dei cinque bambini di questa nuova famiglia speciale, nel corso della cerimonia…

Vi ricordate di noi cinque bambini attorno ad una scala dove vi dicevamo che stavamo lavorando per il “matrimonio di mamma e papà” e anche vi invitavamo alla grande e bella festa? Con ansia, con tanta gioia e tanta frenesia noi piccoli stavamo aspettando questo evento, che era difficile contenere e sicuramente anche i grandi facevano difficoltà a farci stare buoni. Infatti siamo sicuri che qualche giorno eravamo davvero tanto energici, tanto incontrollabili che sicuramente avremmo fatto impazzire qualcuno, anzi più di qualcuno, e sopratutto mamma che la vedevamo correre di qua e di la e poco stare insieme tranquilli e rilassati. Ma questo faceva parte del lavoro perché abbiamo contribuito per poter portare a compimento “il matrimonio”. Forse non tutti ricordate i nostri nomi: io sono Giulia, la più grande, la n° 1; io sono Giuseppe il 2°; noi invece siamo i gemelli, io mi chiamo Romina e io, il suo gemello, Roberto; ed io, perché sono nominata sempre per ultima, voglio anch’io essere prima… io sono Maria Lucia, ma tutti mi chiamano Mary.

matrimonio Ivana n. 6Mamma ha avuto un’idea geniale: ha voluto portarci a Trieste con lei 15 giorni prima per continuare a lavorare per questo meraviglioso matrimonio, si è stata geniale perché non ha voluto lasciarci a casa da soli: voleva che anche noi fossimo partecipi in ogni cosa che c’era da fare. C’era tanto da fare ogni giorno e noi eravamo sempre super emozionati, super eccitati e super stanchi: potete immaginare, a voi la fantasia! Allora vi diciamo che siamo stati ospitati dalla famiglia Kaiser. Che coccoli! Per la notte insieme a mamma e di giorno andavamo da zia Margherita per organizzare tutto quello che c’era da fare. Quando un giorno siamo andati a prendere il vestito da sposa di mamma, e glielo abbiamo visto indossato, siamo letteralmente impazziti di gioia. Era la mamma più bella del mondo! Il giorno del matrimonio stavamo sulle spine, non vedevamo l’ora d’andare da zia Margherita perché era li mamma che si stava vestendo e non solo questo, li c’erano i nostri vestiti per la cerimonia come quelli di mamma, e per noi maschietti i vestiti da sposo come quello di papà.

Finalmente tutti belli e pronti si parte per la cerimonia che si svolgerà al castello Formentini a San Floriano (Go). Appena arrivati noi piccoli ci siamo messi tutti in sfilata davanti a mamma e al nonno che l’accompagnava all’altare, ma che altare! Pieno di fiori ad arco e li abbiamo visto nostro papà tutto raggiante che ci stava aspettando. Avevamo le lacrime agli occhi, quasi non vedevamo la strada da percorrere. Gesù ci ha aiutati e guidati perché la sera prima tutti e cinque avevamo pregato che oggi era una giornata troppo importante e che solo Lui poteva darci aiuto e anche una bella giornata piena di sole e non di pioggia come erano stati i giorni precedenti. Gesù ha risposto! Che bello, grazie, Gesù!!! Mamma lascia suo papà e si siede accanto a nostro papà. Sì, finalmente saranno uniti, sì perché davanti a loro c’è il responsabile della chiesa che li sposerà. Sì, non saremo mai più soli, senza la mamma, ormai è nostra mamma! Io, Mary, appena ho sentito il pastore dire che sono sposati mi sono aggrappata a zia Margherita singhiozzando dalla felicità. Noi non abbiamo capito tanto bene la predica, ma quando il pastore diceva che la casa antisismica è quella casa dove Gesù è il Re e Signore di quella casa ci ha fatte sentire al sicuro, sì, perché Gesù è importante per noi e per papà e mamma.

Abbiamo fatto tante bolle di sapone appena si sono sposati per portare ancora di più allegria e festosità e quando ci siamo girati, che sorpresa, c’erano quattro clown che volevano stare con noi piccoli per farci divertire ancor di più. Eravamo veramente pieni, pieni di tanta gioia! In questo matrimonio avevamo 6 nonni, sì, perché noi siamo speciali, c’erano i nonni “Pini”, li chiamiamo così, ma in effetti sono nonno Pino e nonna Pina, che sono i genitori della nostra mamma che due anni fa è andata in cielo con Gesù.

matrimonio Ivana n. 9La cerimonia: oh, non vi abbiamo detto che l’abbiamo fatta all’aperto, fra le colline e tanto, tanto verde e anche gli uccellini che cantavano. Poi c’erano tanti banchetti con tanto cibo … ma per noi quello non era importante, volevamo giocare, divertirci e stare con mamma e papà. Abbiamo anche ballato come famiglia cinque più due su quel bel tappeto rosso e anche ci hanno preso in braccio i nostri genitori… ma non tutti e cinque in braccio ma solo io la più piccola… adesso è bello essere la piccola! Durante la cena abbiamo anche avuto dei bei giochi dove papà doveva fare il cuoco e un’altro dove mamma doveva bagnarlo per spegnere il fuoco: non abbiamo capito ma ci siamo divertiti a vedere papà bagnato da una pistola ad acqua che mamma gli spruzzava in faccia……a…a….a…..a. Abbiamo fatto tardissimo, non volevamo andare a letto, era già mattina e alla fini i nostri occhi si sono chiusi e quando ci siamo svegliati era già giorno inoltrato ed eravamo partiti con i nonni “Pini” che ci hanno portato a casa in Puglia, mentre mamma e papà sono andati finalmente per loro, ma non per noi, da soli in luna di miele.

Proprio oggi che vi scriviamo, tornano a casa anche loro… e sì, perché 15 giorni son passati da allora… e non vediamo l’ora di riabbracciarli per non lasciarli mai più. Sono i nostri genitori. Grazie a Dio che per noi ha provveduto una mamma così specialissima che ci vuole un sacco di bene. Vogliamo ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato per far si che tutto questo si potesse avverare in modo particolare, le famiglie Kaiser, Zivic e Rogerson per la loro disponibilità ad ospitare le persone a noi care che sono venute al matrimonio di mamma e papà.

Con tanto affetto,
Giulia, Giuseppe, Romina, Roberto e Mary[Not a valid template]