Domenica 18 febbraio 2018 nella sala grande di via Machiavelli 22/A si è svolta l’ormai tradizionale cena romantica organizzata dalla Chiesa Cristiana Evangelica “Il Faro” di Trieste. Graditissimo ospite il fratello Giorgio De Angelis da Avigliana nella provincia di Torino che ha portato un breve ma “stuzzicante” messaggio sull’Amore. La cena ha coinvolto diverse coppie di credenti che hanno potuto gustare cibi speciali, preparati alla base di selvaggina, e condividere pensieri in un clima sereno, caratterizzato dall’affetto reciproco. Un grazie di cuore alle nostre carissime sorelle che hanno addobbato la sala con gusto e classe ed alle cameriere che hanno curato ogni dettaglio della cena con cuore.
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Come ti vedi nella coppia?
Per celebrare la giornata dedicata agli innamorati ecco gli ingredienti serviti alla cena del 13 Febbraio 2016 presso la Chiesa Evangelica “Il Faro” di Trieste:
- Buon cibo preparato da una deliziosa coppia della comunità;
- Giochi e buon umore a prova di un sentimento solido;
- Tanti consigli pratici per rinnovare giorno dopo giorno l’impegno che lega il duo da tanto o poco tempo.
Lasciando alla vostra fervida immaginazione la ricostruzione dei primi due pasti, vi riproponiamo qui il piatto più nutriente. Gianni e Licia dell’Associazione INSIEME –PRO FAMIGLIA, hanno parlato del rapporto di coppia attraverso le nozze alle quali Gesù fu invitato a Cana di Galilea (Vangelo di Giovanni 2:1-11.) Nozze in cui chiunque desidererebbe trovarsi e che in realtà qualunque coppia può scegliere di organizzare. Come? Intanto con un invito indirizzato direttamente a Gesù. Non solo per il giorno delle nozze ma per ogni situazione che nella vita coniugale possa verificarsi rendilo partecipe! Non temere quando per il vino, e così per l’amore, arriva l’ultimo sorso perché quell’elisir ha la sua fonte diretta in Gesù che non si tratterrà dal riempire quei calici che sono le vite della coppia e a dare una nuova ricchezza ai sapori. E forse il primo di tutti i consigli per far durare l’amore: obbedire… a Dio, all’impegno preso con l’altro e a tutto ciò che questo comporta!
Per capire se i piatti serviti non fossero andati indigesti e approfittando della presenza di coppie per la prima volta alla serata, dopo l’incontro due sono le domande che abbiamo voluto rivolgere a una di loro e le risposte sono state spontanee e sincere:
Come ti vedi nella coppia? Luca: “Nella nostra coppia nessuna delle 2 personalità sovrasta l’altra quindi io mi vedo nella coppia allo stesso modo in cui vedo Lei. La ascolto quando vuole parlare e la supporto nelle difficoltà proprio come fa lei con me… Comunque direi che nella coppia mi vedo come un aiuto, un supporto e una valvola di sfogo per affrontare assieme e con serenità la vita mettendo a disposizione di entrambi quel lato del mio carattere che è più riflessivo e meno impulsivo”.
Come ti vedi nella coppia? Elena: “Nella coppia penso di essere la più esuberante sia nel “bello” che nel “brutto”. Per il resto (quindi al di la dell’approccio alle cose) mi sembra che entrambi diamo le stesse attenzioni all’altro. Personalmente mi sento molto amata e spero che anche lui senta la stessa cosa (o almeno mi impegno perché sia cosi)”.
Come vedi Luca dopo l’incontro? Elena: “Dopo l’incontro sono ancora più motivata a impegnarmi con lui. Penso che abbiamo basato il nostro rapporto sulla sincerità e fiducia reciproca il che ci permette di confrontarci su tutto (ma proprio tutto!) senza alcun timore. So che posso trovare in lui un supporto costante che mi sostiene nei miei interessi e passioni ma che sa anche farmi riflettere calmando così i lati più impulsivi del mio carattere.”
Come vedi Elena dopo l’incontro? Luca: “Sinceramente dato che sono d’accordo con la maggior parte delle cose dette all’incontro sulla comunicazione, sull’importanza di coltivare i propri interessi e la propria personalità anche al di fuori della coppia… vedo Elena alla stesso modo di come la vedevo prima. Cioè come una compagna in cui mi posso fidare al 100% e che so essere presente quando serve ad ascoltarmi, supportarmi e consigliarmi.”[Not a valid template]
Gli echi dalla Cena degli Innamorati
La Cena degli Innamorati si è rinnovata anche quest’anno presso la Chiesa Evangelica “Il Faro” di Trieste. Vecchi e nuovi ospiti, coppie più o meno consolidate, hanno goduto di un’atmosfera appositamente creata per uscire dalla quotidianità un po’ frenetica e piena di impegni e ritrovarsi coppia, marito e moglie, fidanzato e fidanzata. Tra una portata e l’altra, la cena è stata animata da simpaticissimi giochi e un messaggio portato da Silvano Cosolo, uno dei responsabili della chiesa di Udine, accompagnato dal canto della moglie Angela e dalla figlia Giulia al piano. Iniziare i festeggiamenti per gli innamorati con una canzone che si intitola “Questione di Sopravvivenza” poteva sembrare imbarazzante ma la carezza della voce di Angela e le parole di Gino Paoli hanno raddolcito l’atmosfera. Perché vivere è una cosa ma sopravvivere in una vita in due un’altra. Accettare i pregi di chi ci sta accanto non potremmo definirlo sopravvivere… ma quando quella stessa persona mostra i suoi difetti cosa è più facile fare: accettare o tentare di cambiare la persona? Potremmo mai dire che i difetti del nostro compagno o della nostra compagna sono per noi una necessità? E domanda ancora più compromettente: senza quei difetti accetteremmo l’altra persona come se essi fossero indispensabili per noi e per il rapporto?
Il messaggio ha preso le mosse dal secondo capitolo della Genesi versetti da 18 a 20. Il tema è quello della formazione e dalla creazione della donna. O per meglio dire della necessità della donna per l’uomo: come ha rimarcato Silvano, infatti, l’ebraico non ci parla di “aiuto convenevole”, come le traduzioni più comuni della Scrittura tramandano, ma parla della “parte che manca”. La donna non affiancherebbe semplicemente l’uomo ma lo completerebbe. Difatti la Parola stessa afferma che siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, quindi uomini e donne rientrano insieme in questa immagine divina e insieme riproducono Dio in un rapporto che è perfetto e completo. Che È perfetto. Sembra incredibile ma con l’amore in Gesù ogni difetto, offesa, ogni paura e insicurezza che esistono in seno alla coppia e ai due membri di essa scompaiono. La consapevolezza di essere un’unica carne e un unico spirito devono condurci lungo il percorso tracciato da Gesù. I difetti quindi si assottigliano e si accettano, le offese scompaiono, le paure si assorbono e le insicurezze si annullano. Tutto questo in Gesù e nell’amore infinito che ha mostrato per noi, uomini e donne. Nell’invito finale portato dal messaggio non si fa mistero di quanto Dio ci ami e questo, mariti e mogli, possono sperimentarlo ogni giorno. I pregi e i difetti della persona che ci sta accanto rendono quella persona unica e insostituibile; rendono quella persona “LA” persona perfetta che abbiamo scelto e scegliamo ogni giorno e che Dio ci ha messa accanto e per la quale dobbiamo sempre ringraziare Dio.
I GIOVANNI 4: 9-11: “In questo si è manifestato per noi l’amor di Dio: che Dio ha mandato il suo unigenito Figliolo nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Iddio, ma che Egli ha amato noi, e ha mandato il Suo Figliolo per essere la propiziazione per i nostri peccati. Diletti, se Dio ci ha così amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.”
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